Ogni
artista che “crea” si ispira o prende spunto da qualcosa di specifico,
proveniente da quello che lo circonda o dal suo passato. Qual'è il tuo processo
artistico?
Il mio processo artistico si basa sulla metabolizzazione di
ciò che accade nella mia vita, avvenimenti quotidiani o fatti importanti che in
qualche modo hanno cambiato il mio cammino. Li metabolizzo e ne faccio qualcosa
che occupi il mio stesso spazio: devo renderli visibili e tridimensionali per
affrontarli e per farci amicizia. "Tutto ciò che accade nella mia vita
deve trasformarsi in scultura, se non lo fa si trasforma in
malessere". Il mio, quindi, è un processo molto semplice: se
cammino nel bosco e trovo un osso animale lo porto a casa, lo pulisco e lo
posiziono in modo che rimanga sempre ben visibile, in modo tale che possa
osservarlo con calma e da tutte le prospettive. Poi aspetto...aspetto il giorno
in cui arrivi l'impulso irrefrenabile di costruire qualcosa o qualcuno!
Di solito questo qualcuno è la materializzazione di un mio stato d'animo, la
conseguenza di qualche avvenimento più o meno importante della mia vita . Le
ossa possono aspettare anche per mesi, o anni. Poi quando ho chiara
l'immagine di ciò che ne verrà fuori, si svolge tutto in modo molto istintivo,
veloce, seguendo quell'impulso che va oltre ogni logica.
I-Dea: Ceramica Raku |
Cosa pensi
dell'arte contemporanea che abbiamo al momento in Italia? Ci sono artisti in
particolare che ti stimolano?
Arte contemporanea in Italia..bel discorso!
Preferirei tralasciare perché rischio di andare sul criticismo, però, per
essere breve e concisa: apprezzo molto gli artisti che si sanno fare strada da
soli, che sanno essere fedeli a se stessi senza seguire le mode, e nel nostro
panorama nazionale ci sono pochi nomi che mi vengono in mente.
La
combinazione tra uomo e animale sembra una costante nel tuo lavoro, così come
il rapporto uomo e donna. Cos'è che associa questi due accostamenti?
L'associazione tra binomio uomo-animale e uomo-donna è una
costante nei miei lavori da sempre. Credo che siano immagini provenienti dal
mio Inconscio. La domanda dovrebbe essere rivolta direttamente a Lui. Però
si accettano suggerimenti!
Cervo |
Le tue
opere sono un assemblaggio tra pezzi ossei ritrovati e ceramica. Illustraci
meglio la tecnica che utilizzi.
I pezzi ossei che compongono le mie sculture sono tutti pezzi trovati, o meglio, incontrati, per caso. Amo l'anatomia animale e credo che gli animali abbiano in se qualcosa di incredibilmente saggio; per questa ragione preferisco non nutrirmene! Cosi quando trovo i loro resti non li associo a qualcosa di brutto, ma li tratto come se fossero dei tesori, dei feticci che meritano un altare. In questo senso le parti che costruisco in ceramica fungono da altari, supporti per i miei tesori! La ceramica viene poi trattata con la tecnica del raku, che è una tecnica molto antica proveniente dal giappone e che serviva per la cerimonia de tè. Il raku è un gioco di elementi, una sorta di magia: i pezzi, una volta modellati e biscottati, vengono trattati con una cristallina apiombica e poi infornati nuovamente nel mio forno fai da te (un grosso bidone di metallo rivestito internamente di fibra ceramica alimentato da una fiamma libera); una volta raggiunta la temperatura di 1000 gradi circa estraggo i pezzi incandescenti e con l'aiuto di aria e acqua termino la finitura.
L'azione stessa che porta alla finitura dei miei pezzi mi fa sentire un pò come una sciamana e mi sembra che tutto abbia un senso e che il circolo vita-morte si chiuda.
I pezzi ossei che compongono le mie sculture sono tutti pezzi trovati, o meglio, incontrati, per caso. Amo l'anatomia animale e credo che gli animali abbiano in se qualcosa di incredibilmente saggio; per questa ragione preferisco non nutrirmene! Cosi quando trovo i loro resti non li associo a qualcosa di brutto, ma li tratto come se fossero dei tesori, dei feticci che meritano un altare. In questo senso le parti che costruisco in ceramica fungono da altari, supporti per i miei tesori! La ceramica viene poi trattata con la tecnica del raku, che è una tecnica molto antica proveniente dal giappone e che serviva per la cerimonia de tè. Il raku è un gioco di elementi, una sorta di magia: i pezzi, una volta modellati e biscottati, vengono trattati con una cristallina apiombica e poi infornati nuovamente nel mio forno fai da te (un grosso bidone di metallo rivestito internamente di fibra ceramica alimentato da una fiamma libera); una volta raggiunta la temperatura di 1000 gradi circa estraggo i pezzi incandescenti e con l'aiuto di aria e acqua termino la finitura.
L'azione stessa che porta alla finitura dei miei pezzi mi fa sentire un pò come una sciamana e mi sembra che tutto abbia un senso e che il circolo vita-morte si chiuda.
° |
Che
obiettivi ti poni per il futuro? C'è qualche esposizione o evento in particolare che avresti voluto realizzare ma non ne hai mai avuto modo?
Non riesco
a pensare ad un futuro troppo lontano; per il momento penso alla prossima
scultura che farò...osservo i miei nuovi "feticci" trovati e so già
cosa diventeranno. Nessun obiettivo in particolare quindi. Evento o esposizione
che avrei voluto realizzare? Devo pensarci un pò...probabilmente ce ne sono
troppi.
Io |