lunedì 18 giugno 2012

Dino Valls - Chirurgo dell'anima




















Dino Valls è uno dei rappresentanti di spicco dell’avanguardia figurativa spagnola, classe 1959, laureato in Chirurgia nel 1982. Eppure la professione di medico non lo attrae: stabilitosi a Madrid, decide di dedicarsi alla pittura a tempo pieno. La sua formazione chirurgica però non lo abbandonerà mai del tutto, visto che nei suoi dipinti la fascinazione per gli strumenti di misurazione e dissezione è quasi costante. 


A partire dagli anni ’90, Valls comincia a studiare e ad ispirarsi ai grandi maestri fiamminghi e italiani del ’500 e ’600, in particolare sviluppando una sua tecnica di tempera all'uovo. In questo modo conferisce un sapore classico ai suoi dipinti, che contrasta ma anche sublima il surrealismo dei soggetti. I dipinti di Dino Valls sono crudeli paesaggi della psiche. Creano un ponte diretto fra la tradizione pittorica occidentale, la scienza medica e l’inconscio più nero. 


Tutti i suoi soggetti colpiscono in particolare per lo sguardo: sempre sull’orlo delle lacrime, colmi di una disperazione senza fondo, e sempre fissi sull’osservatore, su di noi, come ad interrogarci e incolparci.


Questi ragazzi e ragazze sono vittime sacrificali di un progresso scientifico che non comprendono, e di cui ci chiedono il motivo; di volta in volta violati, esaminati, misurati, mutilati, denudati, i loro corpi sembrano essere messi incessantemente alla prova. 


I soggetti di Valls sono cavie di un universo simbolico, protagonisti loro malgrado di un enorme e misterioso esperimento. Le sevizie a cui sono sottoposti hanno il sapore della scienza ma l’ambiguità dell’esoterismo. Valls esplora le profondità dell’immaginario componendo quadri complessi densi di simboli e stratificazioni, studiati per lasciarci turbati e inquieti. Dipinti potenti, che espongono la condizione mentale attraverso l’evidenza dei corpi: corpi onirici, capaci di destabilizzare lo sguardo e insinuare terrori e paure quantomai attuali.




Fonte: Bizzarro Bazar

F. Gallo
img Dino Valls

lunedì 4 giugno 2012

Ballata del disimpegno




Ci stiamo chiamando fuori
un istante prima che lo presumiate
è già tutto fatto siamo a sudare
in orti concimati da bestie smunte
e in boschi abbandonati frettolosamente per la tv a colori
occupiamo casupole  fredde e mal servite
in montagne che avete visitato per caso
magari a caccia o per rubare funghi e castagne
di quelle che avete strapagato fregandovene del fatto
che non ci sareste andati che noi non avremmo avuto una casa
quelle che adesso svendete per l'imu
dopo averle fatte marcire guardandole in foto
dalle scrivanie emorroidee dei vostri posti garantiti
allora perchè insistete col lavorate di più lavorate tutti
credete che non sia chiaro a noi in primis che state vivendo troppo
che siete costosi che le vostre pensioni non le avete guadagnate ma rubate
credete che non ci sia in ogni nostro sogno un mondo senza la vostra generazione
ognuno porti un vecchio inutile e riceverà un pacco di sopravvivenza
se arrivate tardi dovrete accontarvi
siete così illusi da ritenere che non ci siamo resi conto
che non basteranno i soldi per le vostre spese grasse
di viaggi e sprechi continuate a farvi il bidet bollente e i ritocchi inguinali
noi moriremo dieci anni prima di voi senza un medico garantito
con medicine d'erbe di campo e un amico sensibile a farci da guanciale
pensate davvero che non ci siamo accorti che siete pronti
per abboffarvi di nuovo oltre l'immagine stessa dell'oltre
qualcuno di noi si opporrà e ancora continua a farlo
ha il sogno sbagliato in testa
non c'è pratica per un sistema giusto ricco ed in espansione
chi lo sa è già lontano fuori da tutto eppur vicino come una zecca
i più sagaci stanno preparando il conto della vendetta
preparatevi perchè
non sarete nonni e non sarete cullati sul letto di morte
ve ne andrete soffrendo ma consolatevi
di certo meno di noi e senza capirci molto
a qualcuno farete anche pena qualcuno di poco meno vecchio
scriverà del dramma del vostro patire sei mesi su una vita.
dei rischi drammatici delle vostre esperienze di falsi lavoratori
di mezzo ci andranno anche innocenti gorilla bianchi
quelli che sapevano fare amare e rispettare
ma le vittime in una transizione sono il colore
del cielo all'imbrunire
tinta mutante che non si riesce a fissare che per un istante
e che col calar della notte
è poco più del suo ricordo stonato
eppure le chiocce continueranno a covare
poi smetteranno anche loro
lasciamo spazio agli insetti che se ne fregano le antenne.


Sandro Fracasso