domenica 15 gennaio 2012

Le Ciccione di Yossi Loloi | Yossi Loloi's Fat Girls

-->


Grasso,
adipe che cola come cero consumato.
Tanta, troppa carne, sguardi vuoti consumati da una vita di silenzio. Silenzio mediatico almeno. Nel periodo dell’apparire, dei social network con fotografie da modella per avere più trombamici possibile, nel periodo delle veline e dei ritocchi al seno con sigillante per finestre, è un Tonfo.
Altro non si può dire con tanto peso addosso. Ma almeno dopo il tonfo, un po’ di silenzio. Mediatico almeno.


Mi viene da sorridere guardandole. -che stronzo- Me lo sto chiedendo ancora, perché? Compassione? Senz'altro ognuno di noi pensa che queste robe non ci riguardano, tanto nessuno crede di finire così. Poi capita per un attimo di non crederci, e scaturisce in noi la voglia, il bisogno di rivolgerci una piccola promessa. Vero? Lo sguardo poi, è ancora più… nessuno di noi spera di diventare così! Il giudizio della gente infondo è importante no? Tutte le persone che incontreresti… ogni sguardo bieco sarebbe un'accettata all’autostima, tu che ogni giorno dovresti far finta di non pensare a come la gente ti vede orrendo. Sono talmente piene di loro stesse -e non è questione di ego smisurato- che non riesci a veder loro neanche le parti intime. Che amaro scherzo della natura, alcune sembra siano li li per esplodere! Montagne di ciccia, grasso, adipe che cola. Come ceri consumati.


Adesso la parte intelligente del post. 
Questo lavoro di Yossi Loloi è forse un po’ facilone, la scelta di soggetti di tale impatto mediatico distoglie molto dall’aspetto fotografico dell’opera. Però il messaggio che passa è molto interessante perché fa riflettere sul serio. Figure tanto brutte e tanto dolci e a tratti talmente fiere d’esserlo, sono una forza incommensurabile. E mentre tu stai a guardarle con la bocca un po’ storta, le ciccione di Loloi stanno li a dirti che lo sfigato sei tu, a iniettarti silicone per serramenti nelle tette o allungarti il pene perché la Tua società ha deciso che solo così, sei cool.

 

Qua recensioni ufficiali e maggiori dettagli di questo lavoro


2 commenti:

  1. C'è una luce strana nei loro occhi, qualcosa che Loloi ha catturato ed hai detto bene , è fierezza frammista a una sensazione di quotidiano che probabilmente non è così lusingante come lo stare nello studio di un fotografo. Sicuramente il concetto di bello va rivisto considerando questi lavori -e quelli di altri-, ma soprattutto va rivisto dentro noi stessi, incatenati ancora a troppi mediatici condizionamenti. Un saluto. Carol

    RispondiElimina
  2. L'autore ammette che entrare nel loro circolo non è stata cosa facile. Sono un gruppo molto chiuso che difficilmente esce allo scoperto della cosiddetta vita "normale". Solo grazie all'aiuto di un'amica appartenente a quella comunità è riuscito a farsi accettare e far accettare questo tipo di lavoro.

    RispondiElimina