lunedì 21 ottobre 2013

Anna & Eve - Viktoria Sorochinski






Viktoria Sorochinski lascia l’Unione Sovietica con i suoi genitori nel 1990 all' età 11 anni. Approda in Canada dove nel 2005 inizia a fotografare una bambina, che allora aveva 3 anni, e sua madre di 23, anche loro di origini russe. 














Questo progetto narrativo prosegue ancora oggi dopo otto anni, un attento lavoro di osservazione e interpretazione, cogliendo i vari passaggi della crescita di Eve e del suo rapporto con Anna.
















La Sorochinski racconta lo smarrimento di una madre, perennemente in bilico nel mondo che la circonda, e la curiosità, la forza magnetica di una bambina con gli occhi fissi verso l’orizzonte della sua esistenza.





La Sorochinski dimostra una maestria ineccepibile nel creare situazioni perfette, costruendo un ritratto intimo ed enigmatico della vita di questa famiglia. Atmosfere cupe e velate, colori intensi e una complicità di sguardi disarmante che raccontano silenziosamente quello che si nasconde dietro una semplice routine.










La macchina fotografica della Sorochinski si mantiene nell’ombra, rispettoso delle attrici in scena e della loro interpretazione autentica ed autobiografica. Una tensione costante tra realtà e finzione, inquietudine e meraviglia: un esperimento ben riuscito alla ricerca del profondo significato dell’identità umana in continua trasformazione.








 Selezionato da Francesco Gallo
Fonte: reggionline.com

lunedì 7 ottobre 2013

I giorni dell'abbandono




Quando le tue ossa sono diventate 
erba fradicia sotto le mie mani,

io ho creduto di essere la locusta 

mandata da Dio ad avvertire l'Uomo.

 Ma ero solo giallo.


E il tuo essere di che colore è, quando è?


E'  antracite come questa tenda che copre Orione e le Pleiadi stanotte?

O bianco come la luce della luna che svela la trama dell'intermezzo

tra trascendenza dei sensi e violabilita' del corpo?

Sei arma o difesa?

Tumefazione o roccia estrusa?


Uténsile o utensìle?




Maruska Nesti