lunedì 8 ottobre 2012

William Kentridge – Drawing for Projection




Sudafricano,  classe 1955, artista poliedrico che spazia da regista teatrale, filmmaker, disegnatore, pittore, scultore. Senz’altro può essere annoverato tra le figure di spicco della scena artistica contemporanea,  pur non avendo apportato nessuna novità stilistica con i suoi lavori, ma utilizzando e riunendo insieme diverse vecchie tecniche, come lo stop-motion e il disegno animato, rendono unica la sua opera, proprio perché diventano un’ottimo strumento che ci permette di esplorare la nostra memoria e la nostra storia.



Le immagini utilizzate da Kentridge, e tracciate con abili segni di carboncino, sono decisamente di aspetto rudimentale, ma si ricollegano l’una a l’altra formando nuove visioni che riconducono a certe realizzazioni  surreali sulla scia di Magritte. Il montaggio dell’insieme dei video, riprende invece gli aspetti del cinema delle origini, come alcuni film di Georges Méliès. I suoi video sono ripresi tratto dopo tratto, lasciando inalterato il foglio su cui lavora, anche dopo diverse cancellature fino a quando lo spazio bianco  non diventa saturo di grafite e sfumature. Infatti rispetto all’animazione classica, Kentridge utilizza pochissimi fogli, ma apportando sopra, con l’uso del carboncino e cancellature, tutte le sequenze necessarie a realizzare questi video, definiti dall’artista “Drawing for Projection”. Tutti film non parlati ma accompagnati da raffinate musiche, spesso riprese da canti popolari sudafricani.La maggior parte dei video di Kentridge narrano la vita di due personaggi principali, protagonisti di quasi tutta la sua opera: Soho Eckstein, uomo d’affari avido e senza nessuno scrupolo, grande,  grosso e in genere con un vestito gessato, padrone di un impero edilizio, e Felix Teitlebaum, dall’animo decisamente romantico e solitamente ritratto nudo ed assorto nei suoi pensieri. 
Nel video che vi proponiamo, invece, vediamo come è Soho ad essere solitario e pensieroso. Notiamo come, penetrando con TAC e raggi X il suo cervello, prendono vita tutte le sue atrocità commesse in passato , conducendolo  lentamente ad una nuova azione introspettiva. 



                                                                                                               R. Vindigni
                                                                                                                                                                                                                            Bibliografia: William Kentridge a cura di F. Bonami




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