mercoledì 12 dicembre 2012

Chiara Tocci: urlare sottovoce.


“ Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea “.



Queste sono le parole di Tiziano Terzani a riguardo della fotografia. La fotografia deve essere documento contemporaneo, deve contenere un messaggio, un momento che non si ripeterà più nella storia non deve e non può essere solo ricerca stilistica. 


Le fotografie della serie Life After Zog and Other Stories racchiudono in sè una ricerca stilistica armoniosa ed elegante oltre ad essere un’importante documento dell’era contemporanea. Chiara Tocci, giovane fotografa di origini pugliesi e neo mamma si è fatta la giusta domanda ed è riuscita a formulare una serie di risposte tradotte in immagini che ci permettono di entare nel quotidiano delle vite di moltissimi al Nord dellAlbania. La serie After Zog nasce dalla curiosità di capire il perchè ad inizio anni novanta un massiccio flusso di Albanesi lascia la propria terra e le proprie origini scappando da un futuro senza speranza verso qualcosa di altrettanto incerto. E proprio in quel frangente che la Tocci si è fatta la giusta domanda : “ Cosa e chi lascia dietro di sè questa gente disillusa e triste…? “

La risposta si è tradotta in un progetto in continua evoluzione che racconta di storie personali, di politica, di cultura e di limiti geografici. Storie affascinanti raccontate con eleganza e attenzione. Uno sguardo educato e mai fuori luogo che permette di vivere i colori e le vite di molti aldilà del mare. La Tocci riesce a raccontare in maniera estremamente dettagliata la solitudine, I limiti culturali e ambientali. Il suo sguardo si posa sui volti e sui dettagli in maniera attenta senza tralasciare nulla. Vincitrice dell’importante Premio Pesaresi nel 2010 questa serie è in continua evoluzione e si arricchisce di volta in volta di nuove potenti immagini. Immagini che sanno raccontare, spiegare, urlare sottovoce.


Francesco Gallo

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