sabato 14 maggio 2011

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Lettori,
cari.
Cari poi! Neanche vi conosco, né in cuor mio vorrei conoscervi. Sono abbastanza misantropa da vivere bene con sei relazioni amicali a intervalli anche radi. Non che odi gli altri, no. Sia mai. Li rispetto io, gli altri. Va tanto di moda oggigiorno rispettare gli altri! I diversi. Vi assicuro che voi in confronto a me siete proprio diversi. Sarà per questo che soffro di dolori al fegato, la bile accumulata del rispetto. Ma, a parte ciò, accetto di iniziare questa rubrica -ancora non si sa bene se settimanale o meno- e accetto di darvi i miei occhi per vedere questo mondo che si involve in un bell’aborto di senso.
Decido seduta stante di parlarvi di ciò che più mi dà fastidio: i bambini. Questi esseri che non si sa in quale dimensione vivono, questi esseri che commuovono ogni vivente umano e in special modo le donne, che non si sa come mai si sentono geneticamente sensibili alle frignate e alle guancette rosee, nonché alla crescita delle ossa e alla regolarità intestinale.
Beh! Io ho avuto due figli e quando se ne sono andati da casa -fin troppo adulti- mi sono bevuta due bottiglie di falanghina a sera per una settimana. I figli sono insopportabili, ti rubano tutto: tempo, idee, silenzio, sesso. Ciò che ti dà vita.
Approfondiremo.
Buoni giorni.

Giannetta e Giannetta.
(la prima sono io, la seconda è il mio bastone senza cui, purtroppo, non cammino)


IMG: F. Woodman

3 commenti:

  1. Beh, si dice anche che i figli sono il bastone della vecchiaia...bisognerà capire quindi se il bastone a cui ti riferisci sia parte della tua carne...
    In attesa delle tue evoluzioni.
    R.

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  2. Odio i bambini frignoni! Grande Già!!

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  3. Io odio gli adulti frignoni!

    Caterina

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