martedì 22 aprile 2014

Vally Nomidou - scultura vulnerabile













 La serie "Let it bleed", è uno studio su giovani donne e ragazzine, che sorprendono, oltre all'aspetto realistico della figura rappresentata, per la tecnica utilizzata: carta riciclata!
L'artista greca Nomidou utilizza un materiale di basso costo e vulnerabile per creare le sue sculture, non limitandosi a rivestire il tutto come un involucro, ma creando con la stessa carta e cartone, assemblate con colla e filo, una struttura interna intrecciata che permette alla realizzazione finale di reggersi in piedi e durare nel tempo.


Le figure sono realizzate a grandezza naturale, studiando dapprima i soggetti tramite fotografie e calchi di gesso, mentre per le sfumature cromatiche non vengono utilizzati vernici o colori, ma solo la sovrapposizione delle carte genera una sorta di pelle che lascia intravedere parte dello strato sottostante.




I soggetti presentati dalla Nomidou raffigurano delle creature delicate (donne e bambine), allo stesso tempo intrise di poesia e innocenza, che ricordano molto le ballerine ritratte da Degas, anche se in questo caso tendono a sorprenderci con la loro immobilità, lasciandoci quasi in attesa di un loro possibile e istintivo movimento.
















Rafael Vindigni

Fonti:
vallynomidou.wordpress.com
www.artesera.it













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