L'artista greca Nomidou utilizza un materiale di basso
costo e vulnerabile per creare le sue sculture, non limitandosi a rivestire il
tutto come un involucro, ma creando con la stessa carta e cartone, assemblate
con colla e filo, una struttura interna intrecciata che permette alla
realizzazione finale di reggersi in piedi e durare nel tempo.
Le figure sono realizzate a grandezza naturale,
studiando dapprima i soggetti tramite fotografie e calchi di gesso, mentre per
le sfumature cromatiche non vengono utilizzati vernici o colori, ma solo la
sovrapposizione delle carte genera una sorta di pelle che lascia intravedere
parte dello strato sottostante.
I soggetti presentati dalla Nomidou raffigurano delle
creature delicate (donne e bambine), allo stesso tempo intrise di poesia e
innocenza, che ricordano molto le ballerine ritratte da Degas, anche se in
questo caso tendono a sorprenderci con la loro immobilità, lasciandoci quasi in
attesa di un loro possibile e istintivo movimento.
Rafael Vindigni
Fonti:
vallynomidou.wordpress.com
www.artesera.it
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