giovedì 11 febbraio 2016

WALL 2016: MARCO PIERACCINI


Biografia
Nato a Firenze nel novembre del 1979. Nella sua città percorre tutto il cammino formativo fino all’università e oggi è titolare di uno studio in cui esercita la professione di Architetto freelance. Nel tempo libero si dedica allo sviluppo di eventi espositivi di arti contemporanee. Gli apparecchi analogici lo accompagneranno in maniera scostante fino al 2004, anno in cui passa definitivamente al formato digitale. Grazie al percorso di studi in ambito architettonico matura un rapporto intimo ed inconscio con la luce, usandola attraverso il dispositivo fotografico come strumento di indagine espressiva continuamente in evoluzione.

Titolo opera

Nove (3x3)
stampa digitale su carta perlata
2016



Concept:
Ci sono Luoghi in cui la Materia impatta trasformandosi. Sono Luoghi bidimensionali, superfici a volte concrete come un muro in pietra e cemento, altre volte astratte e impalpabili come un limite, un confine, una coscienza.
Nella comunicazione contemporanea le Barriere all’altrui comprensione sono crescenti, soprattutto nelle interazioni digitali che interpongono uno schermo fra le parti. Sono Barriere astratte ma composte di materiali e forme ben precise: sono piccole superfici nero-lucide di un rassicurante aspetto glamour.
Parafrasando l’aspetto esteriore di un touch-screen, è contro un piano in metacrilato nero lucido che faccio danzare la metafora di questi scatti. Ne scaturisce un gioco in cui la Materia nei suoi tre stati fisici interpreta come un’attrice tre stadi della comunicazione: lo stato gassoso (il pensiero), liquido (la parola) e quello solido (l’azione); il tutto visto nell’interazione con un touch-screen immaginario. Il Muro dei muri.

Di fronte ad una barriera si nasce, si muore o si diventa qualcos’altro.


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